NCC Visiting Tuscany - Toscana e Chianti

La Toscana è come una scatola magica che possiamo aprire mille volte scoprendo sempre al suo interno qualche cosa di nuovo, che non avevamo visto prima.
Possiamo partire dalle città d’arte famose nel mondo, Firenze, Siena, Lucca, Pisa, dove la bellezza delle piazze e dei monumenti offre emozioni non inferiori a quelle che suscitano le meraviglie custodite nei musei, poi ci accorgeremo che anche il più piccolo borgo merita di essere visitato per i suoi affascinanti reperti archeologici, per i gioielli architettonici, i musei e le mostre dedicate agli antichi mestieri, la produzione di prodotti artigianali di qualità (ceramiche, alabastri, ferri taglienti, pelletteria, vetro, solo per ricordare i più famosi), i parchi naturali, la bellezza e l’armonia di un paesaggio che spazia dalle montagne aspre della Garfagnana alle dolci coste della Maremma, attraverso una varietà di ambienti montani, collinari, palustri, fluviali, marini, con vere e proprie curiosità come le acque termali di Saturnia e Bagno Vignoni, o i soffioni boraciferi sulle colline tra Pisa e Grosseto.

Scopriremo anche che ovunque si può mangiare un buon cibo, dai semplici piatti della tradizione contadina, come la “fettunta” di pane toscano e genuino olio di oliva, le minestre di pane e verdure dell’orto, alle pietanze “ricche”, come la bistecca, il pesce, il tartufo e che sempre potremo gustare un ottimo vino, o meravigliose birre artigianali.

Il luogo della Toscana dove si concentrano maggiormente tutte queste caratteristiche è il Chianti.
Tra Firenze e Siena: già nella collocazione geografica di questo territorio è segnato il suo destino, fin dall’antichità la fertilità del terreno e il clima hanno favorito il radicarsi della vita operosa dell’uomo. Il risultato è una tavolozza di colori dalle mille sfumature, dove sotto l’azzurro del cielo si dispiega una varietà infinita di verdi, impreziosita dall’argento degli olivi, che si mescola con il rosso dei terreni arati e del cotto, materiale prodotto dal 1300 nelle fornaci dell’Impruneta cuocendo argilla impastata con l’acqua e sapientemente utilizzato per i selciati, i muri di case contadine e palazzi, le tegole dei tetti, ma anche vasellame, orci, soggetti artistici e decorativi.
E’ già un’emozione lasciare l’occhio vagare tra le geometrie dell’alternarsi di vigne, oliveti, campi lavorati, boschetti di querce e pinete, spazi separati dai filari scuri dei cipressi, dal biancore dei muri di pietra a secco, che fiancheggiano le strade che conducono ai borghi, ai castelli, alle pievi, alle case contadine. Ci sono dolcezza e forza in questo paesaggio, perchè l’uomo ha trasformato l’ambiente e della “selva antica” restano solo sporadiche tracce, ma lo ha fatto con rispetto e amore. Lo stesso amore che anima ancora oggi gli abitanti del Chianti, impegnati non solo nelle attività agricole e artigianali, ma anche nell’accoglienza del turista, e che si accompagna alla orgogliosa consapevolezza di custodire una tradizione che è tuttora eccellenza.
Ecco perché gli antichi Comuni del Chianti, Impruneta, San Casciano, Tavarnelle Val di Pesa, Barberino Val d’Elsa, Certaldo, San Gimignano, Poggibonsi, Monteriggioni, Greve e Castellina e Radda e Gaiole in Chianti, Castelnuovo Beradenga, ciascuno dei quali è già di per sé un piccolo gioiello, si animano continuamente di feste rievocative delle antiche tradizioni, alternate ad eventi culturali e musicali, sagre enogastronomiche, mercati antiquari. Ecco perché il territorio è disseminato di Fattorie, Ville e Castelli dove è possibile non solo degustare i prodotti locali (vino, olio, miele), ma visitare le cantine e i frantoi e conoscere la storia e le fasi di lavorazione, o i magnifici giardini all’italiana caratterizzati da geometrie vegetali e statue in terracotta.